AGRICOLTURA, 21SET – Negata l’assegnazione straordinaria di carburante agricolo alle aziende tarantine



Nello scorso mese di agosto la CIA, Confederazione Italiana Agricoltori di Taranto, aveva sollecitato la Regione Puglia affinché, a seguito delle alte temperature e delle scarse precipitazioni piovose verificatesi nel periodo precedente, fosse riconosciuta per il territorio della provincia di Taranto una assegnazione straordinaria di carburante agevolato alle imprese agricole.

In risposta l’ufficio provinciale agricoltura di Taranto ha incredibilmente comunicato di non ritenere giustificabile tale richiesta di assegnazione straordinaria.

La burocratica risposta stupisce non poco, perché sembra non tenere conto del reale andamento climatico registrato nei mesi scorsi; non vorremmo fosse stata confezionata stando esclusivamente sprofondati su qualche più che poltrona (soffice al pari di guanciali) e dietro qualche grigia scrivania (fors’anche rinfrescati con il comfort aggiuntivo di condizionatori elettrici la cui fornitura di energia è pagata dai contribuenti).

Lo zelante diniego di assegnazione straordinaria di carburante alle imprese agricole contraddice vistosamente la situazione monitorata sul terreno quotidianamente da chi è costantemente in contatto con imprese e operatori agricoli.

La situazione reale monitorata sul territorio ha evidenziato, infatti, in questi mesi un aumento considerevole dell’approvvigionamento di carburante, dovuto al considerevole aumento delle operazioni colturali e all’incremento dell’irrigazione: operazioni cui le aziende agricole sono state costrette loro malgrado (e a loro spese aggiuntive) per salvaguardare le colture dai danni delle contingenti condizioni climatiche.

Peraltro ogni azienda è ben in grado di documentare analiticamente gli approvvigionamenti straordinari effettuati di carburante cui ha dovuto far ricorso.

Ignorare (o addirittura negare) tali situazioni straordinarie avverse e trincerarsi solo dietro scrivanie e postazioni forse rinfrescate con aria condizionata erogata a spese della collettività, non denota un buon servigio a tutela dell’agricoltura e dei produttori agricoli, né è utile a garantire l’efficacia di servizi pubblici pagati dalle imposte dei contribuenti.

Stupisce anche che taluni responsabili di uffici ignorino il vertiginoso aumento del prezzo dell’energia e dei carburanti continuamente registrati; si tratta ormai di una delle voci che maggiormente incidono sui costi di produzione.

Per rendersene finalmente conto sarebbe utile uscire dalle fresche stanze dell’ufficio provinciale agricoltura e girare le campagne; ci rendiamo però conto che ci sarebbe in questo caso l’inconveniente di imbattersi nell’altalena delle temperature esterne e nel fastidioso prodursi di sudorazione dovuta ad afa eccessiva.

Ma, come è noto, il sudore del lavoro talvolta diventa come l’introvabile rimedio per guarire la principessa





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